COME TIBERIO

Si, come Mitri rimango in piedi...

Non è importante quanto siano forti i colpi che arrivano,

non importa che l' avversario si chiami Jack La Motta...

io rimango in piedi.

Urlate, strepitate quanto volete

io sono piantato a terra come un albero,

io non vado giù.

Arriverò in piedi in fondo a questo macth del cazzo!

In piedi sentirò suonare il gong,

avrò perso ma nessuno mi può buttare giù.

Ci sono giorni morti ancor prima di nascere,

che ti bisbigliano maligni nell'orecchio

avvelenandoti il cuore e corrodendoti la mente.

Giorni in cui distruggeresti tutto pur di fuggire,

lontano dai tuoi pensieri e da te stesso.

Giorni che pur di non passare ti piantano le unghie nella carne,

giorni cattivi che fanno urlare.

UOMINI

Non ho mai avuto miti, neanche da adolescente quando venni travolto dalla scoperta del rock ho mai sentito il bisogno di appendere in camera un poster di Jimmy Page o di Ian Gillan. Completamente refrattario al calcio non ho mai avuto tentazioni neanche in questa direzione. Crescendo mi sono reso conto dell'esistenza di personaggi di caratura notevolmente superiori alla media, figure che mi hanno incuriosito e affascinato. Uomini che hanno fatto della coerenza alle loro idee, al loro modo di esistere, la propria linfa vitale, uomini che comunque hanno perso le loro battaglie che sono stati travolti e schiacciati. Uomini che hanno comunque saputo subliminare la loro sconfitta al punto di riuscire a oscurare il nome di chi li ha vinti.