"Dov' è il corpo della signora?"
"E' nel furgone."
Si dirige verso il mezzo, sale dietro per poi scendere dopo qualche minuto. Con un fazzoletto di seta si asciuga gli occhi poi chiama a se degli uomini che scaricano le armi, l' attrezzatura e il pacco che li segue remissivo. Veleno mi porta le fondine con le mie pistole e il revolver di Ghigno. Guardo la Bernardelli e la stringo nella mano, provo una sensazione strana, quasi mistica nello stringere l' arma di un amico morto ammazzato. Il Ragioniere viene verso di noi:
"La seppelliremo qui, lei amava questo posto... poi parleremo del resto."
Ivano sale alla guida del furgone e lentamente, a passo d'uomo, si dirige verso l'interno della tenuta. Il Ragioniere, Veleno, Vojo e alcuni uomini seguono il mezzo... io ho già salutato Laura.
Vado nella direzione opposta e mi siedo su un muretto, una sigaretta spenta penzola dimenticata sulle mie labbra. Seduto sulla mia spalla il mostro mi sussurra nell'orecchio parole di fiele e dai miei occhi sgorgano lacrime rancide, vecchie di decenni. Non mi interessa sapere dove la seppelliranno, ne andrò mai sulla sua tomba. Io i miei morti me li seppellisco dentro, continuerò ad ubriacarmi tutte le sere per non sentire i loro lamenti e non rispondere alle loro domande.
(da "Cani sciolti")